Ad Amelie piace viaggiare. Sempre con un taccuino in tasca perché, come Plinio il Vecchio, non lascia mai passare un giorno senza scrivere almeno una riga. Adora perdersi nelle città, andare con la fantasia fuori dalle righe, leggere quello che gli altri non leggono. È curiosa, la affascinano i nuovi linguaggi dell’arte contemporanea e non rinuncia mai all’eterno presente della sua macchina fotografica. Spesso ha la testa fra le nuvole, ma i suoi piedi sono sempre ancorati alla terra. Parlare di Amelie è un po’ come parlare di noi. Di tutti noi.